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Cinghiale

2021-03-08 08:37

Collodet Rudy

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Cinghiale

EVENTO :IL CINGHIALEVENERDI' 12 MARZO 2021 ORE 21:00 SU PIATTAFORMA ZOOM.

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Passeremo una serata in ccompagnia a condividere la passsione della caccia.

Parleremo del cinghiale dove spiegheremo la sua biologia e le tecniche per il suo contenimento, quali appostamento, girata, e braccata.

Il cinghiale

(fonte wikipedia)

l cinghiale (Sus scrofa Linnaeus, 1758)[2] è un mammifero artiodattilo della famiglia dei Suidi.

Originario dell'Eurasia e del Nordafrica, nel cors o dei millenni il cinghiale è stato a più riprese decimato e reintrodotto in ampie porzioni del proprio areale e anche in nuovi ambienti, dove si è peraltro radicato talmente bene, grazie alle sue straordinarie doti di resistenza e adattabilità, che viene considerato una delle specie di mammiferi a più ampia diffusione ed è arduo tracciarne un profilo tassonomico preciso, in quanto le varie popolazioni, originariamente pure, hanno subito nel tempo l'apporto di esemplari alloctoni o di maiali rinselvatichiti.

Da sempre considerato al contempo una preda ambita per la sua carne e un fiero avversario per la sua tenacia in combattimento, solo nel corso del XX secolo ha cessato di essere una fonte di cibo di primaria importanza per l'uomo, soppiantato in questo dal suo discendente domestico, il maiale. Per lo stretto legame con l'uomo, il cinghiale appare frequentemente, e spesso con ruoli da protagonista, nella mitologia di molti popoli.

Dimensioni

Due cinghiali nella neve

Gli esemplari adulti misurano fino a 180 cm di lunghezza, per un'altezza al garrese che può sfiorare il metro e un peso massimo di un quintale circa[3]. Sussistono tuttavia grandi variazioni di dimensioni e peso a seconda delle sottospecie, con tendenza all'aumento dei sopracitati parametri in direttrice Sud-Ovest/Nord-Est: gli esemplari spagnoli di cinghiale, infatti, raramente superano gli 80 kg di peso, mentre in Russia si ha notizia di esemplari di peso superiore ai 250 kg;[senza fonte] i maschi hanno dimensioni e peso ben maggiori rispetto alle femmine.

Nelle Alpi italiane il peso degli adulti dei cosiddetti "neri", soggetti con mantello scuro, grigio-nerastro, oscilla tra i 100 e i 200 kg; nel Centro-sud e in Sardegna il peso medio è sugli 80–90 kg.

Il cinghiale ha costituzione massiccia, con corpo squadrato e zampe piuttosto corte e sottili. Ciascun piede è dotato di quattro zoccoli, dei quali i due anteriori, più grossi e robusti, poggiano direttamente sul terreno, mentre i due laterali sono più corti e poggiano sul terreno solo quando l'animale cammina su terreni soffici o fangosi, favorendo una migliore distribuzione del peso e impedendogli di sprofondare. Nonostante le piccole zampe, il cinghiale si muove piuttosto velocemente, solitamente al trotto, ed è in grado di galoppare molto velocemente anche nel fitto del bosco, ad esempio durante una carica o una fuga, seguendo quasi sempre traiettorie rettilinee.

La coda è pendula e può misurare fino a 40 cm di lunghezza; è interamente ricoperta di setole, che formano un ciuffetto di peli al suo apice. L'animale la agita quando è infastidito o irritato, ma la impiega anche come scacciamosche.

Raffigurazione del cranio di un maschio di cinghiale; notare la zanne ricurve verso l'alto e il lungo osso fognaiuolo al termine del muso.

La testa, grande e massiccia, è dotata di un lungo muso conico che termina in un grugno (o grifo) cartilagineo poggiante su un disco muscolare, che assicura grande mobilità e precisione. Grazie alla ricca innervazione, il grugno del cinghiale possiede inoltre grande sensibilità tattile e olfattiva. Il grugno è assicurato al muso grazie a un osso prenasale assai allungato, detto osso fognaiuolo. La fronte, soprattutto nei maschi anziani, è praticamente perpendicolare al muso. Il collo è corto e tozzo e appare praticamente assente nei mesi invernali, con la testa che pare innestarsi direttamente sul torso, quando l'animale è ricoperto da un pelo più folto.

Gli occhi sono obliqui, piuttosto piccoli e posti lateralmente sul cranio, per assicurare al cinghiale una visione quanto più ampia possibile e non essere perciò preso alla sprovvista; la vista è tuttavia piuttosto debole, a vantaggio di altri sensi, come l'olfatto e l'udito. Le orecchie sono di media grandezza e sono portate diritte.

Zanne di cinghiale esposte come trofeo di caccia: quelle interne sono i denti superiori detti coti, quelle esterne sono i denti inferiori detti difese.

Formula dentaria

Arcata superiore

34133143

34133143

Arcata inferiore

Totale: 44

Dentizione permanente del cinghiale

1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

La dentatura del cinghiale si compone di 44 denti, che rivelano abitudini alimentari opportunistiche: dodici incisivi, quattro canini, sedici premolari e dodici molari. Gli incisivi e i premolari tendono a cadere con l'età, mentre i molari sono permanenti; questi hanno forma appiattita e servono a triturare il cibo[4].

Sono però i canini, spesso chiamati anche zanne, la caratteristica principale del cinghiale. Si tratta di denti a crescita continua, presenti in ambedue i sessi, ma solo nel maschio hanno dimensioni tali da fuoriuscire dalla bocca. I canini inferiori, detti difese, sono più grandi di quelli superiori, detti coti. Profondamente conficcati nella mandibola, possono raggiungere (nel maschio) anche i 30 cm di lunghezza, mentre sono considerate normali lunghezze fra i 15 e i 20 cm, di cui meno della metà protrudono dalla bocca; i canini inferiori crescono con un'incurvatura verso l'alto di 180°, interferendo con i canini superiori e mantenendoli sempre affilati. Zanne eccessivamente lunghe risultano svantaggiose: incurvandosi all'indietro divengono inutili come arma d'offesa. Le zanne cominciano a spuntare a partire dal secondo anno d'età, e nel giro di un anno le inferiori oltrepassano di misura le superiori in lunghezza.

Nelle femmine i canini inferiori misurano sempre meno di 10 cm, mentre i canini superiori sono piccoli e rivolti verso il basso; solo nelle femmine più anziane essi tendono a piegarsi verso l'alto. Lo sfregamento fra canini superiori e inferiori e fra canini superiori e incisivi inferiori, coi quali combaciano, fa sì che le zanne mantengano sempre un orlo tagliente. Le zanne hanno una duplice funzione: sono infatti utilizzate sia come strumenti da lavoro, ad esempio per lo scavo nel terreno, sia come strumenti di difesa o offesa, per difendersi dai predatori o per competere con gli altri esemplari durante il periodo degli amori.

La pelle è molto spessa e poco vascolarizzata, spesso con presenza di cuscinetti adiposi sottocutanei; è una vera e propria corazza, che rende l'animale immune alle punture d'insetto e alle piante spinose del sottobosco, e lo preserva dai morsi di vipera (a meno che non siano assestati in punti nevralgici, come il grugno). Ad eccezione di alcune parti della testa e della parte inferiore delle zampe, la pelle è quasi totalmente ricoperta da setole rigide, frammiste a un sottopelo lanoso più fine e morbido, che isola termicamente il corpo. Le setole sono rivolte all'indietro (verso la coda) su tutto il corpo, tranne che su petto e ventre, dove sono rivolte in avanti. Sulla fronte e sulle spalle il manto forma una sorta di criniera, più evidente in alcune sottospecie: quando l'animale è irritato o impaurito, drizza la criniera, il che lo rende ancora più grande e massiccio alla vista di quanto non sia in realtà.

Il mantello invernale, folto e di colore scuro, nei mesi primaverili lascia il posto al mantello estivo, con perdita della maggior parte del sottopelo e setole dalla punta di colore chiaro. La colorazione del manto varia anche molto a seconda delle popolazioni di cinghiali, mantenendosi tuttavia in una gamma di colori dal bruno-rossiccio al nerastro: in Asia Centrale vi è un'inusuale abbondanza di esemplari di colore biancastro (non però albini), in Russia occidentale sono frequenti animali rossicci, mentre in Manciuria abbondano gli esemplari nerastri. Sporadicamente (tre individui ogni cento circa)[senza fonte] sono avvistati cinghiali con pezzature scure di varia grandezza: tale mutazione recessiva è frutto di incroci con maiali domestici.

Gli individui pezzati, come dimostrato da studi compiuti negli anni settanta,[senza fonte] hanno indici di mortalità più elevati rispetto ai conspecifici "normali", poiché il loro pelo è meno termoisolante. Il verso del cinghiale è il grugnito, assai simile a quello del maiale: messo di fronte a un pericolo, tuttavia, l'animale sbuffa rumorosamente dalle narici ed emette un brontolio gutturale. Qualora spiazzato o impaurito, invece, il cinghiale emette un acuto gemito.

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